Prodotto dalle nostre amate api attraverso un
faticoso e instancabile lavoro e' un alimento altamente energetico e facilmente digeribile perché composto
prevalentemente da zuccheri semplici, è anche ricco di minerali, vitamine
e principi fitoterapici delle
piante dalle quali le api estraggono il nutrimento.
Il miele è da Noi prodotto come alimento che esprime la sostenibilità ambientale e sociale della sua produzione quando
quest’ultima è supportata da un ambiente incontaminato, apicoltori responsabili
e il rispetto per la biodiversità.
La pappa reale è un prodotto naturale che funge da integratore alimentare e rimedio erboristico.
Si tratta di una secrezione naturale delle giovani api operaie (mediante le
ghiandole faringee). Com'è facilmente deducibile, la pappa reale costituisce il
super-alimento della grande madre (ape regina) e delle larve destinate a guidare
la monarchica.
La pappa reale si presenta come una gelatina di
consistenza semifluida, colore lattiginoso e sapore caratteristico, tipicamente acido-aromatico
Ricca di vitamine, proteine, sali minerali e
aminoacidi, la pappa reale è forse uno dei rimedi “tonici generali” più diffusi
al mondo; viene anche utilizzata per combattere gli effetti dell'invecchiamento e per aumentare l'efficienza
del sistema immunitario.
E' impiegata come integratore per uso interno (via orale), a scopo terapico naturale (anche in associazione ai farmaci), è davvero
un alimento dalle proprietà sorprendenti.
La propoli (anche detto “la propolis” o “il propoli”)
deriva da sostanze resinose balsamiche e gommose che si trovano sui germogli e
sulle cortecce degli alberi.
Le api operaie bottinatrici raccolgono le resine nelle
ore più calde del giorno, quando sono più morbide e malleabili.
Infatti con la propoli le api sigillano
eventuali fessure dell’arnia per ripararsi dagli agenti atmosferici, per
evitare la dispersione di calore, per difendersi dai nemici e dai predatori
impedendone l’accesso. Inoltre le api rendono asettica l’arnia rivestendo con
uno strato di propoli qualsiasi corpo estraneo introdotto nell’alveare.
Fin dall’antichità gli uomini hanno attribuito alla propoli
proprietà disinfettanti, antinfiammatorie e cicatrizzanti, in realtà ha ulteriori proprietà come antimicotico, antiossidante,
analgesico ideale anche per fare dei cicli di cure naturali, allo scopo di
rafforzare il sistema immunitario in vista dell’inverno e prevenire influenze e
malanni tipicamente stagionali.
Il polline è una fine polvere che
costituisce la materia fecondante dei fiori.
Per questo motivo si tratta di un
elemento caratteristico, una sorta di impronta genetica differente per ciascun
tipo di fiore.
Ogni singolo granulo di polline racchiude
tutti gli elementi necessari alla vita: proteine, vitamine, amminoacidi, grassi, carboidrati, enzimi, sali minerali ed ormoni, presenti in proporzioni diverse in base
al fiore dal quale originano.
Considerando l’ampia varietà di fiori che api visitano durante la loro normale
attività bottinatrice non possiamo conoscere una precisa composizione chimica, quindi
potrà variare in base alle differenti fioriture.
Proprio in virtù della sua completezza
nutrizionale, il Polline d'api è utilizzato come integratore nutrizionale.
La cera d’api, pur essendo uno dei prodotti derivanti da apicoltura meno conosciuti è davvero ricco
di benefici.
Vista la sua particolare composizione, la cera d'api
è dotata di svariate proprietà che ne consentono un ampio utilizzo in diversi
settori.
La Cera d'Api ha proprietà emollienti, idrorepellenti e protettive (poiché forma
una sorta di film sulla superficie sulla quale viene applicata)·,emulsionanti e viscosizzanti.
Un interessante dato che può far comprendere quanto
sia prezioso questo prodotto è che le api, per produrre 1Kg di Cera si devono nutrire con 10Kg di miele.
In natura e' adoperata dalle api per
la costruzione dei favi (le piccole celle dove le api custodiscono
il miele, il polline e allevano le larve).
Tale costruzione è interamente costituita dalla
cera, prodotto di secrezione delle ghiandole ceripare poste
nella parte ventrale dell'addome delle api operaie.
Le suddette ghiandole non
funzionano durante tutta la vita dell'insetto, ma solamente nella fase
giovanile, che corrisponde al periodo compreso tra il 10° e il 18° giorno dallo
sfarfallamento.
Successivamente, l'insetto estrae le scagliette di
cera dall'addome con le zampe, per modellarle con le mandibole insieme a
polline e propoli.
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